afte orali

Le afte orali sono lesioni infiammatorie ulcerose che interessano principalmente la mucosa della bocca. Si tratta di una condizione molto comune, che colpisce il 25% della popolazione, con una tendenza alla recidiva che, nel 50% dei casi, avviene a tre mesi dalla prima apparizione.

Sono ulcere dolorose che possono provocare difficoltà fonetiche e masticatorie e il loro esordio, talvolta, è associato alla presenza di altre malattie sistemiche. Quando ci troviamo di fronte ad afte ricorrenti, il quadro clinico viene denominato “stomatite aftosa ricorrente”, ma, il più delle volte, tali lesioni guariscono in un periodo di tempo che va dai 10 ai 14 giorni.

Afte in bocca: le tipologie

Sono tre le principali forme: afte minori, maggiori ed erpetiformi.

  • Le afte minori presentano un diametro inferiore a 1 cm e rappresentano l’87% delle afte diagnosticate all’interno della bocca. Tendenzialmente guariscono in una settimana e non causano alcuna cicatrice.
  • Le afte maggiori possono essere estremamente dolorose e interessano circa il 15% della popolazione. Queste lesioni permangono per almeno due settimane e posseggono un diametro maggiore di 1 cm.
  • Le afte erpetiformi sono le più aggressive e si manifestano nel 5% dei casi. Sono caratterizzate da un diametro di circa 1-2 m e guariscono dopo circa due settimane.

Afte: quali sono le cause principali?

Le cause dell’insorgenza di afte all’interno della bocca sono da ricercarsi tra diversi fattori; tra i principali troviamo:

  • Trauma e stress;
  • Malattie sistemiche e/o deficit nutrizionali;
  • Allergie alimentari;
  • Infezioni batteriche o virali;
  • Infezioni associate ad HIV;
  • Predisposizione genetica;
  • Malattie autoimmuni.

 

afta orale

afta orale

 

Come curare le afte?

Il trattamento delle afte orali ha come obiettivi primari il controllo sintomatico del dolore e la promozione di una guarigione più rapida delle lesioni. Gli obiettivi secondari, invece, riguardano la riduzione della frequenza di apparizione delle afte e la diminuzione della gravità delle forme recidivanti.

Il controllo del dolore viene gestito tramite l’applicazione di agenti topici sotto forma di collutori o gel, con formulazioni chimiche contenenti sostanze antimicrobiche, acido ialuronico o corticosteroidi. Tra gli altri rimedi per curare le afte della bocca troviamo l’utilizzo di ozono, applicato sotto forma di gel o tramite applicazioni topiche, supportate da un’apparecchiatura dedicata.

L’utilizzo di farmaci sistemici, come la somministrazione di cortisone per via orale o di talidomide, invece, è un approccio terapeutico solitamente destinato a quadri clinici di pazienti con malattie sistemiche (HIV) o autoimmuni.

 

Guarigione delle afte in bocca

Generalmente le lesioni ulcerative aftose guariscono in un periodo di tempo che va dai 7 ai 14 giorni. Se un’ulcera persiste in bocca per più di tre settimane è importante che il paziente si sottoponga a una visita di controllo per escludere patologie più gravi e valutare la necessità di un prelievo bioptico. Una lesione ulcerosa che non riesce a cicatrizzare, infatti, può rappresentare un campanello d’allarme e rivelare la presenza di una lesiona precancerosa o cancerosa.

La diagnosi si basa sull’anamnesi, la storia clinica e l’esplorazione intraorale del paziente. È fondamentale per distinguere un’afta da una lesione per trauma, dovuta ad esempio a uno spazzolamento troppo intenso o all’appoggio di una protesi mobile, o da una forma erpetica (herpes).

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