parodontite e impianti dentali

La parodontite è un’infiammazione che coinvolge il cavo orale, e nelle forme più gravi causa la perdita di uno o più denti. Per rimpiazzare i denti mancanti è necessario ricorrere all’implantologia. La maggior parte delle persone che hanno fatto ricorso a un impianto, hanno sofferto dunque di problematiche parodontali. In questi pazienti le patologie parodontali potrebbero non essere state curate del tutto. Inoltre, per garantire un buon esito dell’intervento restaurativo è indispensabile trattarle prima dell’inserimento degli impianti.

 

Parodontite e impianti dentali: che rapporto c’è?

Alcuni studi clinici evidenziano la necessità di curare adeguatamente l’infiammazione parodontale prima di procedere con il posizionamento degli impianti dentali. È controindicato intervenire su pazienti che continuino ad avere sintomi di parodontite, spesso sanguinamento al sondaggio.

È assolutamente necessario inserire i pazienti che sono stati operati in programma di visite di controllo professionale dell’igiene orale almeno ogni sei mesi. Questa terapia di supporto con richiami periodici è indispensabile per evitare il ripresentarsi dell’infiammazione e per intercettare patologie perimplantari precocemente.

Tutto ciò è indispensabile per evitare l’insorgenza di complicanze all’installazione implantare, la perimplantite. L’infiammazione dei tessuti a supporto dell’impianto non sempre è trattabile con successo provocando addirittura una progressiva perdita di osso perimplantare, fino a provocare l’eventuale perdita dell’impianto.

Coloro che sono stati affetti da parodontite, hanno una maggiore probabilità di essere esposti al rischio di complicanze perimplantari. I problemi di coppia tra parodontite e impianti tendono a manifestarsi ancora di più se i soggetti sono stati affetti da una patologia parodontale che si presentava in forma grave, aggravata da fattori di rischio come ridotta igiene orale, predisposizione genetica, alimentazione scorretta e fumo.

Nei soggetti che hanno perso dei denti, a causa della parodontite, sono presenti delle condizioni che potrebbero ostacolare il posizionamento dell’impianto. Ad esempio, la recessione delle gengive, lo spostamento dei denti causato dalla mancanza di alcuni di essi o i deficit ossei, possono rendere necessario ricorrere a interventi chirurgici più invasivi, al fine di rigenerare il tessuto nel quale inserire l’impianto. L’aumento del tessuto gengivale o la ricostruzione ossea risultano necessari nei casi estremi. Questo causa un allungamento sia delle tempistiche che dei costi per il posizionamento dell’impianto.

Non bisogna scoraggiarsi: anche nei pazienti in cui è stata riscontrata la parodontite è possibile istallare e mantenere un impianto dentale. In questi casi bisogna prestare molta attenzione al controllo continuo e rigoroso di tutti i fattori di rischio.

 


 

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