perimplantiti terapia non chirurgica

In che modo si tratta la perimplantite? Le perimplantiti possono essere trattate con la terapia non chirurgica? La terapia non chirurgica sugli impianti è efficace? Sono molte le domande sugli impianti.

La terapia non chirurgica delle perimplantiti consiste nella rimozione da parte del dentista della causa di questa malattia. Il professionista rimuove i batteri e la placca che aderiscono sulla superficie della protesi dentale connessa all’impianto oppure sull’impianto stesso. I batteri se non controllati e eliminati, infiammano i tessuti circostanti. Come con i denti naturali, la terapia non chirurgica intende rimuovere i batteri dalle superfici, evitando le fastidiose infiammazioni che possono provocare infezione ai tessuti di supporto e la perdita dell’impianto.

La terapia di rimozione può essere eseguita seguendo vari approcci. La placca, infatti, può essere rimossa meccanicamente con strumenti manuali o con strumenti sonici e ultrasonici. In aggiunta, si possono utilizzare sostanze antisettiche o antibiotiche applicate localmente (come collutori, gel/paste) o somministrate per via sistemica.  Negli ultimi anni una nuova terapia introdotta prevede utilizzo del laser. Esso è stato introdotto nella terapia non chirurgica della perimplantite, anche se alcuni studi dimostrano che non sembra dare risultati migliori rispetto alla tradizionale terapia meccanica.

Purtroppo la terapia non chirurgica da sola è inefficace per la risoluzione della malattia quando si presenta nelle forme più gravi e acute. In queste situazioni la terapia non chirurgica costituisce, però, un momento essenziale per il controllo dell’infiammazione dei tessuti perimplantari.

La terapia chirurgica può aiutare a mantenere l’impianto in funzione e uno stretto programma di supporto è essenziale negli anni per tentare di tenere sotto controllo la malattia.

La migliore soluzione alla perimplantite è comunque la prevenzione.

 


 

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