parodontite in gravidanza

Parodontite e gravidanza possono essere correlate? Da cosa ha origine questo legame?

La gengivite e la parodontite sono malattie delle gengive e dei tessuti che circondano e supportano i denti e sono causate dai batteri contenuti nella placca e nel tartaro.

Una donna in dolce attesa è maggiormente predisposta ad avere gengive infiammate e sanguinanti a causa dei cambiamenti ormonali.

Durante la gravidanza il corpo di una donna si modifica e si adatta a ospitare una nuova vita. Questo processo genera variazioni significative nei livelli degli ormoni sessuali femminili. Entro la fine del terzo trimestre il progesterone e l’estrogeno raggiungono livelli tra 10 e 30 volte superiori a quelli osservati durante il ciclo mestruale.

Gli ormoni sessuali femminili svolgono un ruolo cruciale nella regolazione di diversi processi, fondamentali per l’inizio della gravidanza, ma anche per la maturazione del feto e per l’induzione del parto.

Gengivite in gravidanza

I recettori per gli ormoni sessuali femminili sono presenti, però, anche nelle gengive. Questo fa sì che, durante la gravidanza, le gengive siano particolarmente suscettibili a infiammazioni e patologie.

La gengivite preesistente alla gravidanza tende a peggiorare e, spesso, questa condizione clinica induce la donna a diminuire lo spazzolamento dei denti. Inoltre, per effetto degli stessi ormoni e dell’aumento dell’irrorazione sanguigna, anche la composizione della placca batterica si modifica durante la gravidanza (con un aumento di batteri come Porphyromonas gingivalis e Prevotella intermedia), portando a un sostanziale peggioramento delle condizioni gengivali preesistenti.

Questi effetti sono generalmente reversibili e transitori: tendono a diminuire dopo il parto e sono curabili dall’Odontoiatra con terapie semplici ed efficaci.

La formazione di tasche parodontali, con conseguente perdita di attacco dei denti, invece, si verifica più raramente. Tuttavia, se è già presente una parodontite, la situazione potrebbe aggravarsi, sia per effetto dell’aumento della risposta infiammatoria, sia per le modifiche del sistema immunitario materno.

igiene orale in gravidanza

La presenza di gengivite o parodontite può avere effetti dannosi sulla gravidanza?

Durante la gravidanza il sistema immunitario materno subisce una serie di modifiche, essenziali per garantire l’equilibrio dello sviluppo fetale fino al momento del parto.

È noto che qualsiasi meccanismo in grado di disturbare questo delicato processo possa causare alterazioni nello sviluppo del feto o complicazioni durante il parto, cioè a eventi avversi.

Gli eventi avversi della gravidanza (detti APO, dall’acronimo inglese Adverse Pregnancy Outcomes) comprendono tutte quelle complicanze, più o meno gravi, causate da fattori vari e talvolta sconosciuti (ambientali, nutrizionali e di stile di vita, fattori socioeconomici, condizioni biologiche, fattori genetici, sia materne che del feto stesso), che possono compromettere il normale svolgimento della gravidanza. Questi eventi avversi sono:

  • parto pretermine;
  • basso peso del bambino alla nascita;
  • aborti spontanei;
  • preeclampsia (ipertensione e presenza di proteine nelle urine);
  • diabete gestazionale nella madre;
  • morte o complicanze del neonato.

Di questi, la preeclampsia e il parto pretermine sono tra le principali cause di malattia e mortalità materna e perinatale, oltre che di possibili disabilità nel nascituro.

Gli APO si associano a livelli elevati di alcune molecole dell’infiammazione e alla presenza di microorganismi che la parodontite (eventualmente presente nella madre) contribuisce a elevare. Tali microorganismi non rimangono solo all’interno della bocca, ma tendono a entrare nella circolazione sanguigna e ad arrivare a livello dell’utero, disturbando lo sviluppo del feto o l’andamento della gravidanza.

La maggior parte degli studi ha evidenziato un’associazione tra parodontite e APO, mostrando una frequenza più alta di parodontite nelle donne che andavano incontro a eventi avversi della gravidanza. In presenza di parodontite, a seconda degli studi, il rischio di APO sarebbe più elevato di 2 fino a 4 volte. La presenza di parodontite, inoltre, renderebbe più difficile anche il concepimento stesso, aumentando in media il numero di mesi necessari affinché la gravidanza abbia inizio.

Si può trattare la parodontite in gravidanza?

Nonostante le prove della sicurezza dei trattamenti odontoiatrici per la madre e il bambino siano più che numerose, molti dentisti sono restii a fornire cure odontoiatriche alle donne durante la gravidanza. Questo si associa a una diffusa convinzione tra le donne della nocività dei trattamenti, con il risultato dell’aggravarsi delle patologie in atto e la comparsa di nuove malattie a carico del cavo orale. La presenza di parodontite in gravidanza richiede un approccio terapeutico immediato, poiché la mancata cura può aggravarne le condizioni.

A volte per la donna incinta l’unico motivo per recarsi dall’odontoiatra è rappresentato da dolore acuto o situazioni di emergenza. Tuttavia, anche in assenza di queste condizioni, è consigliabile effettuare controlli periodici, migliorare l’igiene orale domiciliare e, se necessario, sottoporsi a trattamenti di igiene professionale durante la gravidanza o, meglio ancora, in previsione della stessa. Il compito fondamentale del trattamento è quello di migliorare la salute del cavo orale, limitare l’aggravamento di gengivite e parodontite e complessivamente ridurre la carica batterica e l’infiammazione, che possono andare in circolo e dunque arrivare all’utero e al feto stesso. L’igiene orale in gravidanza è quindi fondamentale.

Purtroppo, però, un trattamento eseguito tardivamente non è sempre in grado di eliminare i mediatori dell’infiammazione e i microorganismi che hanno già raggiunto la placenta. Per questo motivo, è fortemente raccomandato prendersi cura della propria igiene orale con costanza, specialmente prima e durante la gravidanza. Gli effetti positivi del trattamento saranno comunque evidenti e fondamentali per mantenere sane le gengive e il tessuto di sostegno dei denti (il parodonto, appunto) e avranno un effetto di riduzione degli APO, in particolare se eseguiti entro la ventesima settimana di gestazione.

In ultimo, ma non per importanza, in tutti gli studi condotti sulle donne in gravidanza, la visita odontoiatrica e il trattamento di igiene professionale eseguiti correttamente si sono dimostrati assolutamente sicuri sia per la donna sia per il bambino.

In conclusione, occuparsi della salute della propria bocca in gravidanza non soltanto è possibile, ma fa bene alla mamma e al bambino!

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