sbiancamento denti gengive infiammate

Si può fare lo sbiancamento denti con le gengive infiammate? Lo sbiancamento dei denti è un trattamento cosmetico che si esegue attraverso l’utilizzo di sostanze chimiche (perossido d’idrogeno o perossido di carbammide), che vengono applicate sulla superficie del dente. Attraverso l’ossidoriduzione, viene liberato ossigeno che, penetrando sulla superficie dei denti, è in grado di schiarire e dissolvere le pigmentazioni. La procedura del trattamento può essere eseguita nello studio dentistico o a casa, ma comunque sotto la supervisione dell’igienista dentale o dell’odontoiatra. Saranno infatti i professionisti a valutare precedentemente le condizioni di salute di denti e gengive.

Sbiancamento dei denti: quando è sicuro?

Prima di procedere è fondamentale un’accurata valutazione del cavo orale: lo sbiancamento non agisce né su corone protesiche né su otturazioni e lo stato di salute gengivale è una condizione imprescindibile per eseguire questo trattamento estetico. Inoltre, i tempi di applicazione e le concentrazioni del principio attivo variano in base al dente e alle pigmentazioni intrinseche.

In presenza di una gengivite o una parodontite bisognerà prima di tutto trattare la malattia. Solo successivamente si può pensare ad eseguire uno sbiancamento. Non è quindi consigliato sottoporsi a un trattamento di sbiancamento dei denti con gengive infiammate o parodontite.

Fondamentale è considerare che, dopo aver trattato la parodontite, spesso ci sarà una recessione gengivale. Questa comporterà un’esposizione della radice del dente che apparirà  più scura. In questa zona, priva di smalto dentale, non si applica il prodotto sbiancante ed è quindi bene valutare insieme al professionista i probabili risultati estetici.