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La parodontite è tra le più comuni malattie croniche che possono colpire il nostro organismo. Si tratta di un’infezione nella quale i batteri sono responsabili dell’infiammazione. Quest’ultima determina una conseguente cascata di eventi che danno gli esiti della malattia. Per il successo a medio e lungo termine della prevenzione e della cura della parodontite, la comunicazione medico paziente riveste un ruolo fondamentale.

Malattia parodontale: prevenzione e controllo

La malattia parodontale, cronica e con un lungo decorso, richiede:

  • Una prevenzione rigorosa, vista l’elevata incidenza: un individuo su due in Italia manifesta qualche segno dopo i 40 anni e addirittura due soggetti su tre sopra i 65 anni.
  • Un’assistenza e un controllo a lungo termine.

Le strategie più valide e consolidate sono:

Primo livello di comunicazione: il paziente informato e motivato

Da quanto detto risulta chiara l’importanza di comunicare con il paziente. Per questo, il primo livello di comunicazione con il paziente è rivolto all’informazione: una serie di indicazioni puntuali su ciò che è necessario fare per prevenire la malattia e collaborare con il professionista per tenere sotto controllo i fattori di rischio. Senza la comprensione da parte del paziente viene meno la sua partecipazione attiva e consapevole alle cure, essenziale per il successo a lungo delle terapie parodontali. Pertanto, il paziente dovrebbe essere consapevole, informato e motivato. Riveste, infatti, con i suoi comportamenti e le sue azioni, un ruolo attivo durante tutte le fasi di terapia.

Indici di placca e di sanguinamento: perché sono importanti?

Un controllo costante e qualitativamente adeguato della placca batterica rappresenta uno dei punti chiave per il monitoraggio della malattia. Anche in quest’ottica, una comunicazione efficace riveste un ruolo strategico. In tal senso, le istruzioni sulle tecniche d’igiene orale domiciliare sono fondamentali per il controllo dell’infezione sopra e sotto-gengivale che si ottiene solo con adeguati valori dell’indice di placca e dell’indice di sanguinamento.

  • L’indice di placca è la percentuale di placca presente sulla superficie di tutti i denti ed è il valore che esprime il controllo di placca da parte del paziente. Di norma non dovrebbe superare il 20%.
  • Il sanguinamento gengivale è uno dei “campanelli d’allarme” della malattia parodontale. È da considerare non solo quello riferito dal paziente, ma anche quello che il professionista è in grado di valutare tramite il sondaggio parodontale. Infatti, il paziente il cui parametro si discosti dai livelli ideali, dovrà essere aiutato e supportato dal professionista per ottenere il risultato di controllo dell’indice. La recente nuova classificazione delle malattie parodontali ha stabilito che, quando si è in una condizione di salute parodontale, l’indice di sanguinamento deve mantenersi sotto il 10%. Vi sono diversi studi scientifici (Lang 1990) che esprimono come l’assenza di sanguinamento rappresenti un valore predittivo della stabilità della salute parodontale.

È dimostrato che l’esecuzione di qualsiasi cura in condizioni non ideali, ovvero con indici di placca e sanguinamento non adeguati, espone il paziente a un aumentato rischio di fallimento della terapia o a un’aumentata probabilità di complicanze.

Oltre a questi due elementi, lo stile di vita e i comportamenti corretti (astensione del fumo o controllo glicemico) sono le basi fondamentali per il controllo della malattia.

La comunicazione del professionista al paziente

La comunicazione del professionista al paziente svolge un ruolo determinante in qualsiasi fase della terapia. Inoltre, costituisce la corretta modalità sia per ottenere aderenza e persistenza alle cure che per verificare adeguatamente il consenso del paziente alle terapie necessarie.

Le fasi diagnostiche e terapeutiche

Ciascun paziente, nello scambio comunicativo medico paziente, dovrebbe essere adeguatamente informato circa le principali fasi diagnostiche e terapeutiche:

  • La diagnosi: Il paziente deve essere consapevole del suo stato parodontale.
  • Prevenzione: la conoscenza di tutti i comportamenti adeguati (controllo di placca, stile di vita, terapia di supporto e controlli clinici) è imprescindibile per una prevenzione efficace.
  • Terapia attiva: Il paziente deve essere informato sugli obbiettivi da raggiungere durante tutte le fasi di terapia attiva non chirurgica e chirurgica.
  • Terapia di supporto: Il paziente sano e risanato deve avere chiaro ciò che andrà fatto periodicamente nel percorso individuale, domiciliare e professionale, per mantenere lo stato di salute.

Conclusioni

La comunicazione medico paziente è una delle strategie fondamentali alla base della costruzione di un rapporto di fiducia reciproco. Inoltre, lo scambio comunicativo è essenziale in termini di riuscita della prevenzione e della cura della parodontite. Le malattie parodontali risentono fortemente dei comportamenti del paziente. Pertanto, l’informazione e il supporto attivo del professionista nei riguardi del paziente rappresentano dei presupposti imprescindibili per preservare nel medio e lungo periodo la salute della bocca.

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